Il diavolo in persona di Peter Farris

Peter Farris (1979) è scrittore e musicista e vive in Georgia con la famiglia. Acclamato come nuovo talento nel genere noir da Publisher Weekly, Rolling Stone, Livres Hebdo e Le Parisien, è autore di Last Call for the Living e The Clay Eaters. Il diavolo in persona, pubblicato nel 2022 in Francia da Gallmeister, ha vinto il Prix 813, è stato proclamato miglior romanzo straniero al Beaune International Film Festival, ed è stato finalista al Grand Prix de Littérature Policière e al Prix SNCF du Polar.

Leonard abbassò il finestrino e col dito fece cenno ai due di avvicinarsi. Quelli non osarono muoversi e continuarono a fissarlo, stolidi.
«Lo sapete che sono?»
Il più grande annuì.
«Allora sapete che sono così cattivo che ammazzerei Gesù Cristo» disse Leonard «E non ve lo dimenticate.»

Editore: NN Editore
Data di uscita: 7 luglio 2023
Pagine: 275
Prezzo: 19.00 €

Maya ha diciotto anni e fa la prostituta. Reclutata nell’harem di lusso del potente Lucio, è diventata la preferita del Sindaco, uomo corrotto che un giorno, in preda all’eccitazione, si lascia sfuggire davanti a lei informazioni importanti sulla tratta di esseri umani al confine tra Stati Uniti e Messico. Appena la notizia arriva ai trafficanti messicani, a Maya non resta che mettersi in fuga. Gli scagnozzi di Lucio tentano di ucciderla, ma Leonard Moye, il proprietario dei terreni disseminati di spaventapasseri su cui la giovane cerca salvezza, le offre riparo e protezione. Leonard è un uomo arrabbiato, solitario e pericoloso, ma si affeziona a Maya come da tempo non gli capitava e sarà disposto a tutto pur di difenderla. Il diavolo in persona è un southern noir incalzante e ricco di colpi di scena, che racconta un’America ostaggio di forze oscure e feroci, violente e senza scrupoli. Ma il romanzo di Peter Farris è anche un inno all’amicizia, e alle possibilità di riscatto concesse dalla lealtà e dal coraggio. Questo libro è per chi dà nuova vita ai vecchi abiti, per lo sguardo affilato di Clint Eastwood in Gran Torino, per chi canta le ninnananne contro gli incubi, e per chi inseguendo il tenue bagliore di una lucciola ha trovato una via d’uscita dal buio della notte più cupa.

Dopo tante letture leggere, romantiche e fantastiche sono tornata a casa, sono tornata tra le pagine di un romanzo che appartiene al mio genere preferito, la mia comfort zone per eccellenza è la letteratura americana. Amo questo genere, specialmente i romanzi ambientati tra il 1900 e i giorni nostri in un’America agreste, cruda e violenta, l’America lontana dagli scintillii delle vetrine. Il diavolo in persona di Peter Farris è un noir che mi ha fatto vivere tutte queste atmosfere dalle quali sono affascinata, è stata una lettura forte e bellissima, un romanzo molto crudo.

Non conoscevo questo autore ma dato che ha ispirato Brian Panowich per scrivere Bull Mountain ero certa che mi sarebbe piaciuto. Il diavolo in persona è un romanzo nero molto violento, tocca tematiche sensibili che sono veri e propri cancri della nostra società: prostituzione, prostituzione minorile, associazioni mafiose, cartelli, droga e corruzione. La vicenda è incalzante e appassionante, l’autore riesce a mantenere costantemente un ritmo narrativo molto alto grazie a indizi e colpi di scena disseminati in modo magistrale, oltre a una rara bellezza delle descrizioni delle ambientazioni.

Ho adorato lo stile di scrittura di Peter Farris, coinvolgente, diretto, crudo e descrittivo al punto giusto, l’autore ci regala un viaggio ricco di suspance attraverso un’America violenta, ostile e senza alcuno scrupolo. Meraviglioso il modo in cui Farris dipinge i paesaggi, le descrizioni sono vivide e colorate, regalano al lettore la sensazione di trovarsi immerso in quei luoghi selvatici e brutali incastonati nel sud degli Stati Uniti. Un altro punto forte del romanzo sono i personaggi, persone imperfette che paiono così reali e vive proprio grazie alle loro imperfezioni, su tutti Leonard Moye è stato il mio preferito. Leonard è il vecchio strambo, l’eremita che vive isolato dal mondo insieme a un manichino che è il fantasma della moglie forse morta, uccisa, scomparsa o fuggita; circondato da gatti, armi, serpenti e paludi. Leonard è un uomo sulla via del tramonto, un personaggio strano e bizzarro, probabilmente a tratti mentalmente instabile, ma con valori e un senso di giustizia talmente profondo che va al di là della legge.

La protagonista è Maya, probabilmente non è il suo vero nome, Maya ha appena compiuto diciotto anni ed è una prostituta. Anni fa, quando era poco più che una bambina è stata rapita e trascinata in questo giro oscuro e immondo, ora è la preferita del Sindaco, un sindaco corrotto, marcio e chiacchierone che durante i loro incontri si è lasciato sfuggire segreti pericolosi. Appena i trafficanti apprendono la notizia tentano di uccidere la protagonista, la giovane in modo rocambolesco riesce a salvarsi e a rifugiarsi da Leonard; Leonard senza fare troppe domande accoglie Maya e si impegna a proteggerla. Maya, all’inizio titubante, si affeziona a quell’uomo che per la prima volta in vita sua non è minimamente interessato a usare il suo corpo, la giovane vede in lui una figura quasi paterna, la sua probabile salvezza da un mondo che è stato troppo crudele con lei. Leonard invece si affeziona subito a quella ragazza sfortunata e sola che gli è piovuta in casa, decide di proteggerla a ogni costo seguendo il proprio senso di giustizia, una giustizia assoluta che non segue leggi.

La vita di Maya è in grave pericolo, sarà sufficiente per lei rifugiarsi tra le paludi e campi costellati di spaventapasseri? I criminali proveranno ripetutamente a fare irruzione nella proprietà per terminare il lavoro, certamente non hanno fatto i conti con un anima spietata che viene investita di un senso di paternità.

Il diavolo in persona è stata una lettura meravigliosa, un noir ricco di violenza, azione e suspance, un romanzo che è anche amicizia, lealtà, giustizia e riscatto. Bellissimo.